Una ricerca globale conferma la centralità dell’Industria 5.0, mentre le aziende allineano i progressi digitali con il capitale umano 

NEW YORK, 6 SETTEMBRE 2022 – Boyden, primaria società di consulenza in materia di leadership e Talent Advisory, con oltre 75 sedi in più di 45 paesi, pubblica la sua ricerca annuale globale sull’Executive Talent, da cui risulta che innovazione, capitale umano e trasformazione digitale sono i principali motori della crescita. Con la competizione tra le aziende per assicurarsi i “right talent” tra i principali driver del cambiamento strutturale, l’Industria 5.0 sta prendendo slancio man mano che le aziende cercano di allineare le competenze interne ai progressi digitali, in particolare in materia di AI/robotics/machine learning e tech/cloud/cybersecurity.

Lo studio globale, Strengthening the human-centric core of Industry 5.01 How can organisations thrive in a complex world of risk? esplora le prospettive sul rischio evidenziate da CEO, consigli di amministrazione e altri alti dirigenti, oltre che le tendenze in materia di Executive Talent, priorità ed investimenti.

“La combinazione tra ingegno umano con e capacità tecnologiche e digitali sta accelerando il ciclo economico, mentre le aziende affrontano le discontinuità globali”, ha commentato Trina D. Gordon, Presidente e CEO di Boyden. “In questo momento di incertezza pervasiva, affianchiamo i nostri clienti aiutandoli a capire il contesto globale per i talenti, le competenze emergenti e le esigenze di leadership delle loro aziende attraverso le nostre competenze di analisi, market intelligence, e capacità di ricerca”.

I principali risultati dimostrano che (i) innovazione, (ii) capitale umano e (iii) trasformazione digitale saranno i tre principali motori della crescita nei prossimi due anni. La fiducia nel potenziale di crescita aziendale è elevata, con il 70% molto fiducioso o fiducioso, ma è necessario un maggior allineamento dei talenti: per quanto riguarda la sicurezza di possedere il giusto talento per allinearsi con la strategia il 59% è fiducioso o molto fiducioso.

Su questa sicurezza il rischio ha naturalmente un impatto significativo. I principali rischi esterni sono individuati in (i) inflazione, (ii) volatilità economica internazionale e (iii) disagi della catena di fornitura. I principali tre rischi interni sono: (i) aumento dei costi aziendali, (ii) burnout dei dipendenti e (iii) la necessità di set di competenze differenti dei dirigenti.

La ricerca rileva che, a livello dirigenziale, l’81% degli intervistati identifica l’esigenza di rafforzare il talento digitale (AI, robotics, machine learning); l’80% tecnologie, cloud e sicurezza informatica; e il 79% marketing e vendite.

In un contesto in cui le persone vengono al primo posto, il 78% degli intervistati sente il bisogno di rafforzare le capacità delle risorse umane. Con il perdurare delle difficoltà ambientali e sociali, il 71% degli intervistati deve rafforzare le competenze in materia di ESG-sostenibilità e il 69% le competenze in fatto di ESG-DE&I2.

Le aziende stanno facendo fronte alle esigenze e all’allineamento in materia di talenti investendo nello ‘sviluppo della leadership per le persone con elevato potenziale,’ ‘assumendo nuovi talenti a livello di leadership,’ e ‘riassegnando o riqualificando il personale esistente’. Queste tre principali priorità rimangono uguali a quelle rilevate nel 2021. L’utilizzo di Interim Manager evidenzia un cambio di passo; per il 35% è estremamente probabile, o probabile, ‘fare ricorso a un Interim Manager,’ in aumento rispetto al 22% rilevato nel 2021.

I risultati dell’analisi su come le aziende stanno affrontando l’ESG evidenziano che per il 50% degli intervistati, le tematiche ESG-Sustainability sono ‘una componente primaria della maggior parte delle discussioni aziendali’ o ‘sono profondamente radicate nella cultura aziendale’; e per il 52% degli intervistati ESG-DE&I è ‘una componente primaria della maggior parte delle discussioni aziendali’ o ‘profondamente radicata nella cultura aziendale’.

A livello di consiglio di amministrazione, il 55% degli intervistati identifica l’esigenza di rafforzare le competenze a livello di ESG-DE&I; il 52% l’esigenza di rafforzare le competenze a livello di ESG-Sustainability; e il 50% l’esigenza di rafforzare le competenze a livello di innovazione/trasformazione aziendale. Ciononostante, solo il 40% considera estremamente probabile o probabile che la loro azienda valuti cambiamenti a livello di CdA nei prossimi due anni.

Guardando al 2023, si prevede che aumentino le difficoltà a livello di reclutamento e retention: il 68% degli intervistati prevede difficoltà di reclutamento, rispetto al 49% dell’anno precedente; e il 63% degli intervistati prevede difficoltà di retention, rispetto al 50% del 2021. Nella ricerca dei talenti, gli intervistati iniziano a valutare approcci innovativi per assumere o trattenere talenti. Come principali strumenti di retention, gli intervistati evidenziano bonus, hybrid working e sviluppo della leadership.

Il livello di recruiting aumenterà: il 50% degli intervistati prevede un incremento delle assunzioni rispetto al 36% evidenziato lo scorso anno. I manager ad interim sono sempre più apprezzati; il 40% prevede un incremento dell’utilizzo di soluzioni di Interim Management, rispetto al 28% dell’anno scorso.

Per visualizzare il rapporto completo.

La Quinta Rivoluzione Industriale, anche chiamata Industria 5.0, è una nuova fase di industrializzazione, in cui gli esseri umani lavorano affiancati da tecnologie avanzate e robot basati su intelligenza artificiale per ottimizzare i processi sul luogo di lavoro. Fonte: The Manufacturer.

2 Sebbene DE&I venga rilevato con la componente ‘Sociale’ di ESG, abbiamo ripartito DE&I e Sustainability per rispecchiare l’elevata percentuale di aziende che si focalizzano specificamente e separatamente su diversità, equità e inclusione.


La ricerca

Questa ricerca è stata effettuata nel 2° trimestre del 2022 tra Senior Managers in tutto il mondo. Le 640 risposte compilate in totale provengono per il 32% dall’Europa, per il 32% dal Nord America, per il 18% dalla regione Asia/Pacifico e per il 16% dal Sud America. Per quanto riguarda le posizioni ricoperte dagli intervistati, il panel comprende: 27% di membri del consiglio di amministrazione/presidenti/CEO, 21% di SVP, responsabili divisione o paese, 11% di responsabili attività operative, 10% di responsabili Risorse Umane. Il rimanente è suddiviso tra molteplici funzioni, tra cui finanza, marketing e tecnologia.

A livello di azienda, il panel ha evidenziato: il 36% sono aziende private, il 24% sono quotate in Borsa, il 17% a ristretta base azionaria/controllate da una famiglia, e il 12% sono imprese sociali, con il rimanente costituito da start-up e aziende sostenute da private equity. Per settore, quello industriale rappresenta il 28% delle risposte, consumer & retail e servizi professionali entrambi il 14%, tecnologia/media/telecomunicazioni ed healthcare & life sciences entrambi l’11%, con il rimanente suddiviso tra servizi finanziari, ambito accademico, social impact e private equity.

Boyden

Boyden è una primaria società di consulenza in materia di leadership e risorse umane con oltre 75 sedi in più di 45 paesi. Il nostro network globale ci permette di supportare i nostri clienti ovunque svolgano la loro attività. Mettiamo in contatto le grandi aziende con i grandi leader attraverso soluzioni di ricerca di dirigenti, Interim Manager e Leadership Consulting. Boyden rientra tra le principali società della classifica Americas Best Executive Recruiting Firms di Forbes per il 2022. Per ulteriori informazioni, visitare www.boyden.com.

Contatti:

Chris Swee
Chief Marketing Officer
T: +1 914 747 0172
E: cswee@boyden.com

Joanna Goncalves
Global Senior Director of Marketing
T: +1 416 214 4208
E: jgoncalves@boyden.com

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